ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARE

Il vasto gruppo di disturbi definiti “reazioni avverse al cibo” comprendono tutti quei sintomi o segni clinici osservati dopo l’ assunzione di uno o più alimenti. Le reazioni avverse al cibo possono essere o non essere tossiche. Le reazioni tossiche sono causate da sostanze nocive contenute negli alimenti ingeriti (esempi tipici sono l’intossicazione da funghi e la gastroenterite causata da tossine batteriche contenute in cibi avariati), mentre quelle non tossiche dipendono dalla suscettibilità dell’individuo e si suddividono in allergie e intolleranze:
 

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ALLERGIA ALIMENTARE

L’allergia alimentare è una reazione immediata e abnorme verso un alimento, scatenata dal sistema immunitario. Accade cioè che il sistema immunitario produce un tipo di anticorpi, le IgE, che attaccano una o più sostanze di cui è formato uno specifico alimento.

Le allergie alimentari compaiono più frequentemente in età infantile e di solito tendono a scomparire con il passare degli anni, ma possono anche manifestarsi per la prima volta in età adulta.

La prevalenza delle allergie alimentari sembra inoltre dipendere dalle abitudini alimentari individuali (fra questi, il consumo eccessivo o prolungato dell’alimento in causa).

Questa patologia, se pur raramente, può manifestarsi con quadri clinici pericolosi per la vita come lo shock anafilattico.

La reazione allergica determinata dagli alimenti è causa di una variegata sintomatologia che può manifestarsi su vari organi ed apparati come la pelle, l’apparato gastrointestinale, l’apparato respiratorio.

In genere, gli alimenti che determinano con maggior frequenza manifestazioni cliniche di allergia alimentare sono: uova, latte, pesce, crostacei, arachidi, nocciole, soia, frumento, seguiti poi da vegetali come mela, noce, sedano, pomodoro, banana, kiwi, pesca, carota, pera. Ciò non toglie la presenza di una variabilità individuale.

L’individuazione corretta dei componenti dell’alimentazione causa di allergie costituisce il presupposto essenziale per un corretto iter diagnostico-terapeutico.

INTOLLERANZE ALIMENTARI

Si stima che il 20% della popolazione sia affetta da intolleranze alimentari, individuabili spesso con grande difficoltà, infatti  i sintomi possono comparire dopo un certo periodo di tempo dal consumo dell’alimento responsabile.

La sintomatologia delle intolleranze alimentari è piuttosto variabile e i sintomi più comuni sono: colon irritabile, mal di testa, emicrania, affaticamento, problemi comportamentali, orticaria.

Rispetto ai sintomi causati dalle allergie, gli effetti delle intolleranze sono dose dipendenti,  meno acuti, con la tendenza a ripetersi nel tempo e spesso sono difficilmente collegabili all’assunzione di un determinato alimento.

Le intolleranze alimentari sono dovute a diverse cause che possono coinvolgere meccanismi di tipo enzimatico, metabolico, farmacologico, idiosincrasico o ancora non del tutto conosciuti.
 

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Per quanto riguarda i tanti "test di intolleraza alimentare", che sono presenti e che si possono effettuare in strutture private e alcuni in strutture pubbliche, questi sfruttano diversi principi e diverse tecniche. Esiste anche molta speculazione a riguardo.

Un test per le intolleranze alimentari universalmente accettato ancora non esite. Esistono però vari gradi di affidabilità che si riferiscono al grado di riproducibilità del test e al grado di attendibilità.

Rispetto a questo fra i diversi test presenti se ne possono distinguere alcuni:

- Test con nessuna affidabilità: Iridiologico, Test del capello, Dria Test Alcat test, Vega test

- Test con bassa attendibilità: Test Citotossico, Prime test

- Test con attendibilità più alta: Natrix Food Intolerance test; Cerascreen Rapid IgG4; Cytotossico; FAST

Se non esiste ancora un test riconosciuto da tutta la comunità scientifica, esiste conunque un' accertata risposta IgG4 specifica verso gli alimenti, anche se sembra si tratti di una risposta generica di screening del nostro sistema immunitario.

Visto comuque il crescente problema delle intolleranze alimentare (per lo più conseguenza del nostro mangiare "non sano" e dei prodotti alimentari che sono più frequentemente a nostra disposizione) ci si augura che presto venga messo a punto un sistema di diagnosi in grado di analizzare a 360° non solo le intolleranze rivolte verso antigeni proteici alimentari, bensì a tutti gli antigeni molecolari presenti e che riesca a distinguere fra allergie e intolleranze......in letteratura si trovano già molti lavori in questo campo, la sensibilità verso tale argomento è dunque elevata. Restiamo in attesa speranzosi.